Il modello di psicoterapia breve strategica

Cos’è la Terapia Breve Strategica

La terapia breve strategica (TBS) è un approccio psicoterapeutico che si prefigge lo scopo di risolvere  problemi psicologici mediante  l’applicazione di strategie e protocolli di trattamento specifici per i vari disturbi ma sempre costruiti ad hoc sul paziente come fosse un vestito fatto su misura da un sarto.

La TBS, a differenza di altri approcci terapeutici che cercano le cause del problema e partono da quello per risolverlo, si concentra invece su come funziona il problema, sugli elementi che mantengono i sintomi e su quello che il paziente fa per cercare di risolvere il suo disagio (ovvero sulle tentate soluzioni) per intervenire poi attivamente su tutto ciò al fine di rompere il circolo vizioso che si trova alla base della sofferenza psicologica. L’aspetto davvero rivoluzionario della TBS è che il terapeuta breve strategico affronta il problema mediante  la logica non ordinaria, cioè propone stratagemmi e prescrizioni che consentono di superare le difficoltà che la ragione non è in grado di affrontare facendo leva su quella che tecnicamente si chiama ‘esperienza emozionale correttiva’ che permette al paziente il cambiamento senza sforzi.

È opinione comune ritenere che un percorso di psicoterapia sia inevitabilmente un impegno lungo, complicato, faticoso e soprattutto molto oneroso in termini economici.

È altresì opinione diffusa che intraprendere un percorso di psicoterapia significhi necessariamente stressarsi, sforzarsi, soffrire e soprattutto aprirsi andando a confidare i propri segreti più reconditi e profondi, i desideri più inconfessabili, i pensieri più intimi ad un estraneo ‘a pagamento’.

In parte tutto ciò è vero, molti sono gli approcci terapeutici che prevedono, per raggiungere risultati, lunghi ed onerosi percorsi ed un’intimità quasi fusionale con il terapeuta. 

Ma c’è una novità… nella Terapia Breve Strategica, non è così! Questo approccio, infatti, non contempla che il paziente si addentri nei meandri del suo essere per comprenderlo al fine di migliorare la conoscenza di sé, il suo funzionamento, non prevede neanche che si rassegni alla sua vita ed acquisisca strategie per potersi adattare meglio o sopportare meglio o accettare incondizionatamente le problematiche che sente nella sua esistenza.

Si tratta di un intervento breve ovvero che ha il proposito di agire efficacemente sul disagio psicologico entro un numero ridotto di sedute (al di sotto delle 20), arrivando a produrre effetti benefici e di cambiamento radicale ma soprattutto duraturo.

Come funziona la Terapia Breve Strategica?

Psicoterapia breve strategica: cos'è e come funziona

Il focus della TBS, l’obiettivo finale di questo approccio è rappresentato dallo scardinare in modo veloce, diretto, attivo il problema che blocca il paziente.

Il Centro di Terapia Strategica di Arezzo dove mi sono formata, ha condotto anni di studi analizzando più di 3800 casi e pensa un po’ per il 92% di essi, il problema portato dal paziente in prima seduta si è risolto nell’arco di 10 incontri! No, non è un sogno, è il ‘miracolo’ della TBS che  lavora e si sviluppa negli incontri mediante un botta e risposta come in una partita di tennis, un input e un output messi in atto alternativamente da paziente e terapeuta che porta alla risoluzione del problema.

Possiamo immaginare la TBS come una staffetta in cui partecipano paziente e terapeuta, essi sono membri di una stessa squadra, entrambi vincono o perdono insieme, l’esito non potrà mai essere la vittoria di uno e la sconfitta dell’altro. Si tratta di un’alleanza contro il nemico comune, ovvero il problema del paziente. Si salirà sul podio assieme solo quando la problematica del paziente sarà eliminata del tutto attraverso un lavoro di squadra che coinvolgerà in egual misura paziente e terapeuta che avranno però due ruoli separati, distinti ma sempre complementari.

Il terapeuta con il suo ruolo di esperto, di mèntore, avrà l’onere di prescrivere al paziente degli esercizi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi concordati tra i due nella prima seduta che sono pianificati ad hoc per annientare il problema del paziente; egli avrà il compito di eseguire gli esercizi pedissequamente fidandosi del suo mèntore.

Efficacia della Terapia Strategica Breve

In quest’ottica la TBS non procede dalla teoria alla pratica, ma lavora esattamente al contrario: anzichè spiegare al paziente le cause del suo problema o cercare di cambiare i suoi ormai rigidi schemi mentali e/o comportamentali, gli fa vivere in prima persona mediante gli esercizi qualcosa di diverso che gli permette di comprendere che è davvero possibile per lui fare ciò che ha sempre ritenuto improbabile o addirittura impossibile.

In altri termini la TBS lavora nel qui e nell’ora senza curarsi del perché il problema sia sorto (cioè del passato) ma focalizzandosi su come si può uscire dal problema (cioè nel presente e nel futuro prossimo).

Mutatis mutandis è come se portassimo la nostra auto dal meccanico ed egli anziché chiederci perché, come e quando si è fermata, trovasse comunque il modo di farla ripartire immediatamente. Se ci rifletti, effettivamente sapere perché l’auto si sia improvvisamente fermata non ci aiuta inevitabilmente a capire come essa possa ripartire!

Lavorare in quest’ottica sovverte completamente lo schema classico secondo il quale per risolvere un problema occorre capirne le cause cioè che per aiutare un paziente bisogna fare necessariamente diagnosi.

La TBS sostiene invece che un problema si conosca davvero solamente mediante la sua soluzione perché sarà proprio questa che ci spiegherà come il problema funzionava. In altri termini solo a sua risoluzione  è possibile capire quali fossero gli elementi che ne avevano stabilito la sua origine.

Il terapeuta breve strategico, pertanto, rinuncerà a fare diagnosi nella prima seduta perché ciò sarebbe limitante ed eccessivamente condizionante e procederà in maniera non convenzionale utilizzando altri strumenti tipici di questo approccio terapeutico come il dialogo strategico, le ristrutturazioni, l’analisi delle tentate soluzioni del paziente che anziché migliorare, mantengono in vita il problema e tante altre strategie ancora.