Psicologia Forense: di cosa si occupa e come può esserci utile
Lo psicologo forense partecipa ai diversi processi giudiziari in cui è richiesta la sua presenza al fine di rispondere alle domande poste dal giudice.
Chiara Biagini - Psicologa e Psicoterapeuta online o a Roma
I test psicologici in perizia: la valutazione psicodiagnostica
Dopo aver visto che cos’è la psicologia forense di cosa si occupa e come può risultare utile nei vari ambiti e nelle varie fasi di un eventuale processo, ora è il caso di comprendere di che cosa si tratta davvero e che strumenti utilizza per rendere maggiormente efficace l’intervento del nostro legale.
Lo strumento principe della consulenza tecnica è rappresentato dall’utilizzo dei test psicodiagnostici che consentiranno al tecnico psicologo forense di stendere la sua consulenza e più specificatamente di delineare un profilo personologico del soggetto a cui somministra la batteria di test al fine di effettuare una vera e propria valutazione psicodiagnostica.
Quest’ultima risulta assolutamente necessaria per capire profondamente la persona che ci si trova di fronte ovvero per conoscere il suo funzionamento psicologico dal punto di vista cognitivo, affettivo, relazionare ed evolutivo.
Si tratta cioè di comprendere come quella persona percepisce, sente, interpreta ed elabora la realtà, questo permetterà al tecnico di intuire le motivazioni, gli stili difensivi del paziente ma anche di attribuire determinati significati alle sue tendenze e ai suoi agìti.
La valutazione psicodiagnostica risulta utile sia in ambito clinico, che di selezione del personale, che in campo forense: nel primo caso serve ad orientare il percorso psicoterapeutico, cioè a valutare la migliore strategia di intervento utile alla risoluzione del problema portato dal paziente, nel secondo a tracciare un profilo di personalità adeguato al fine di collocare la risorsa nel miglior ambito lavorativo ovvero quello più affine alle sue caratteristiche di personalità che possa esaltarne i suoi punti di forza, infine nel terzo caso, quello di specie, la valutazione psicodiagnostica ha l’obiettivo di delineare un profiling di personalità che possa aiutare ad assegnargli responsabilità, capacità, attitudini, tendenze fino ad eventuale rischio di pericolosità sociale per sé o per la comunità.
Per arrivare alla valutazione psicodiagnostica e quindi alla stesura di una consulenza utile a comprendere come funziona il paziente, il tecnico psicologo deve solitamente passare per i seguenti steps:
- l’alleanza terapeutica/diagnostica: è fondamentale per la costruzione del rapporto di fiducia tra tecnico e paziente. Occorre stringere un patto tra i due basato sull’empatia, sul rispetto e sull’ascolto, questa premessa sarà fondamentale per l’esito della consulenza e della valutazione psicodiagnostica
- la raccolta dell’anamnesi: si tratta di farsi raccontare dal paziente tutti i fatti più salienti della sua vita psicologica, fisica ed ambientale, ovvero tutta la sua storia di vita
- il colloquio clinico: durante l’incontro il tecnico osserva e annota tutti quegli elementi utili a comprendere le sfumature di chi si trova di fronte (aderenza con la realtà, corso del pensiero, eloquio, grado di acculturazione ecc.)
- la somministrazione dei reattivi mentali: si tratta dell’esecuzione delle prove e vere e proprie da parte del paziente che si impegna a comprendere le istruzioni relative e all’eseguire le prove nel migliore dei modi secondo le proprie capacità e possibilità
- l’elaborazione dei dati emersi dai reattivi mentali e la convergenza dei diversi indici: riguarda l’analisi dei risultati dei test seguendo pedissequamente le indicazioni dei manuali di correzione basati sulle norme statistiche per poter interpretare indici risultanti dalla correzione dei test al fine di stendere il profilo di personalità del soggetto.
Alla fine di tutto questo iter, lo psicodiagnosta procederà alla restituzione al paziente della relazione finale cioè ad un confronto diretto con l’interessato che possa spiegargli il lavoro svolto, gli elementi emersi dalla somministrazione dei test, i suoi punti di forza, le sue carenze, gli aspetti su cui concentrarsi ecc.
La relazione sarà comunque sviluppata in linea con le finalità e le richieste del committente -spesso cioè del legale- che potrà utilizzare la valutazione come meglio ritiene opportuno nell’ambito del procedimento che sta seguendo. Attraverso la consulenza tecnica lo svolgersi del processo potrà avvalersi di elementi concreti sui quali prendere decisioni o a partire dai quali avanzare richieste.