Se le coppie delle generazioni precedenti alle nostre, quelle dei nostri nonni ad esempio, avevano più difficoltà a scoprire un tradimento e, una volta scoperto, lo tolleravano continuando a stare insieme nonostante tutto per il bene della famiglia, quelle di oggi, tramite la tecnologia, i social network, i cellulari, le email ecc, lo scoprono più facilmente e sembrano proprio non essere capaci a rimettere insieme i pezzi dopo un tradimento. Oggi giorno tradire sembra che rappresenti l’unico modo disfunzionale per rendere esplicito un disagio nella relazione. Spesso, infatti, analizzando le coppie in cui uno dei due ha tradito, ci si accorge che il tradimento è la punta dell’iceberg di una serie di cose che nella coppia non funzionavano già da tempo. Di frequente l’infedeltà è l’esito di un’affettività trascurata, di poca intimità, di un prestare più attenzione alla famiglia, ai figli o al lavoro che alle esigenze della coppia. Di frequente il tradimento rappresenta la scappatoia alla routine relazionale, all’incapacità di comunicare, di ascoltarsi, di comprendersi per cui da una parte ci si chiude e dall’altra non si fa niente per cercare di capirsi.
Ma quali sono le conseguenze di un tradimento nella coppia? Analizziamole dal punto di vista del tradito e del traditore. Chi subisce questo evento prova un forte senso di angoscia e di rabbia, si sente preso in giro e perde completamente la fiducia nell’altro vivendo conseguentemente la rottura di una credenza secondo la quale il partner non sarebbe stato mai ritenuto capace di fare una tal cosa. Chi tradisce, invece, alterna momenti in cui prova un grande senso di liberazione perché è stato scoperto ed ha scaricato la propria coscienza a momenti in cui si sente fortemente in colpa verso l’altro. Se la coppia decide di affrontare il problema e tenta di risolvere la cosa, in genere si manifesta un cliché di comportamenti tipici. Il tradito sarà preoccupato di non poter più riacquistare la fiducia nell’altro, proverà rabbia e risentimento ma al tempo stesso chiederà sempre più informazioni sull’accaduto cercando continue rassicurazioni sul fatto che non accadrà più. Il traditore, invece, cercherà di giustificarsi di fronte agli attacchi con l’effetto di irritare ancora di più chi è stato tradito. Ci si troverà pertanto di fronte ad un paradosso logico nel quale la vittima vorrà sapere tutto sul tradimento subìto ma, avendo perso la fiducia nell’altro, non crederà a quanto il traditore racconterà circa l’accaduto.
Cosa fare per cercare di non peggiorare la situazione? Innanzitutto tentare di non cadere nel paradosso logico; quale valore aggiunto si ha nella coppia con il voler sapere per filo e per segno cosa è successo, con chi e quando? Piuttosto risulta utile parlare e confrontarsi su ciò che non andava nella relazione prima che uno dei due arrivasse a tradire l’altro. Per far ciò è necessario uscire dalle posizioni carnefice-vittima e dal proprio punto di vista arrivando a raggiungerne uno nuovo assumendosi la responsabilità del proprio 50% di colpa rispetto al fatto che il rapporto non stava andando come avrebbe dovuto cercando al contempo di comprendere le motivazioni dell’accaduto e le possibili vie d’uscita per risanare relazione, qualora si voglia. E’ pertanto consigliabile anche prendersi un po’ di tempo per decidere a mente lucida se continuare o lasciarsi definitivamente, anziché prendere decisioni affrettate dettate dall’ira, dalla delusione o dal dolore. E cosa fare con queste emozioni? Cercare di non scaricarle sull’altro ma fissarle su un pezzo di carte come un diario; è importante che vengano fuori! Se si è deciso di continuare la relazione è opportuno, dopo aver capito ciò che non andava e le cause che hanno portato al tradimento, definire nuove regole ovvero esplicitare in maniera chiara i propri bisogni tentando di essere il più concreti possibile. Infine, dedicare del tempo alla coppia cioè ritrovare, nonostante la rabbia di colui che è stato tradito, spazi di intimità e di benessere con l’altro resistendo alla tentazione che questi diventino un’occasione per sfogare le colpe dell’infedeltà ma piuttosto trasformandoli in momenti in cui poter ricostruire il rapporto.
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