Litigare… chi di noi ama litigare! Certo, a qualcuno piace tanto, sembra nato per questo! Ma per la maggior delle persone litigare non è davvero bello, specie se lo facciamo con la persona che amiamo! Tuttavia, a volte, quella del litigio sembra l’unica via per ottenere qualcosa e per riuscire a cambiare una situazione che proprio non ci piace. Il problema, infatti, non è litigare, ma la modalità con cui lo si fa! Discutere con il partner ci aiuta ad andare avanti e a migliorare il nostro rapporto, l’importante è che non ci si ferisca e che si arrivi di comune accordo ad una soluzione che vada bene per entrambi.
Prima di vedere gli errori più comuni che si commettono mentre si litiga, è necessario considerare alcune premesse che, oserei dire, riguardano il genere! In che senso? Nel senso che uomini e donne comunicano in modo diverso, ragionano in maniera differente ed arrivano a soluzioni percorrendo sentieri diversi. Innanzitutto è opportuno considerare gli stili comunicativi degli uomini e delle donne. Quando un uomo dice: “sono stanco è stata una giornataccia” spesso intende dire “lasciami in pace”, una donna, invece, con la stessa frase comunica “stammi vicino, coccolami, proprio perché è stata una giornataccia”. In secondo luogo gli uomini hanno la tendenza a minimizzare i problemi, le donne, al contrario, ad ingigantirli. Non stupiamoci quindi se nostro marito non capisce quanto quel problema di cui si sta discutendo è un Problema con la P maiuscola! In terzo luogo, le donne di fronte ad una situazione di crisi vogliono parlare, essere ascoltate; gli uomini, invece, essendo più pragmatici, vogliono risolvere e non hanno voglia di passare una serata intera ad analizzare il pelo nell’uovo. Con queste tre premesse, purtroppo, mie care donne e mie cari uomini, dobbiamo farci i conti! Se volete capire meglio come e quanto siamo diversi, datevi una letta a “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” di John Gray!
Rassegnati a queste diversità di genere, vediamo ora quali sono gli errori più comuni che noi tutti, uomini e donne, mettiamo in pratica quando litigano.
- Cerchiamo un colpevole! Questa tendenza ci fa spostare l’attenzione dal problema a CHI ha causato il problema e ci allontana inevitabilmente dalla soluzione. Inutile spreco di energie rinfacciarsi le cose e cercare chi di noi abbia più colpe. Così si rischia semplicemente di offendere l’altro senza arrivare a una soluzione che possa andare bene a tutti e due. Quindi, dopo una rapida premessa di come io vedo il fatto, e l’altro vede lo stesso fatto, occorre non fossilizzarsi sulle colpe nostre o peggio altrui ma andare avanti alla ricerca di una soluzione.
- Non ascoltare (e questo lo dico soprattutto agli uomini) o peggio per finta di ascoltare! Cari uomini, se proprio non ce la fate ad ascoltare la vostra fidanzata quando vi espone il problema, abbiate il coraggio di chiederle: “ne possiamo parlare in un altro momento?”. Care donne, se vedete che il partner non vi ascolta proprio accettate di parlarne quando l’altro sarà più ben disposto, inutile sbraitare contro chi non vi ascolta ed è un muro di gomma!
- Dover per forza trovare la soluzione durante la discussione! Non sempre si riesce a focalizzare bene il problema, specie se siamo arrabbiati. Allora dopo aver esposto il proprio punto di vista è bene vedere se si trovano più possibili soluzioni che si rivedranno nei giorni seguenti con gli animi più calmi per scegliere insieme quella che più si confà al caso specifico. Niente decisioni affrettate pertanto!
- Contrattaccare! So che è difficile non difendersi contrattaccando quando abbiamo di fronte una persona che ci accusa, ma è necessario cercare di distaccarsi dalle proprie reazioni emotive di orgoglio, di ingiustizia, di accusa, per non rendere la discussione un semplice rinfacciarsi di situazioni passate. Tentate perciò di prendere le dovute distanze emotive dall’evento, anche perché, ricordatevi, non sempre è bene far vedere all’altro, mediante manifestazioni emotive eccessive, le nostre fragilità più intime!
- Giudicare! Anche qui, facie a dirsi, difficile a farsi, me ne rendo conto! Purtroppo però è necessario farlo perché la discussione non diventi sterile e soprattutto perché porti a soluzioni. Evitare di concentrasi troppo sull’altro, giudicandolo, criticandolo, ma tenere il focus sul problema. In altri termini, è bene concentrarsi non sulla persona ma sulla problematica da risolvere.
- Costruire muri! Durante una discussione, per quanto ci si senta arrabbiati e criticati, occorre sempre rimanere flessibili per arrivare ad una soluzione. Evitate quindi di rimanere arroccati nella vostra posizione alzando di muri invalicabili e cercate di guardare la problematica a 360° con un sguardo aperto e sopratutto flessibile.
- Cominciare le frasi con il ‘ma’! Questa piccola parolina, all’apparenza innocua, sottintende disaccordo, un disaccordo diretto che significa “ho ragione io!”. Non mi sembra un buon inizio se si vuole risolvere!
Ma ora passiamo ai consigli. Che fare quindi per far sì che il nostro litigio sia costruttivo?
- Prendersi il giusto tempo per rivedere la situazione con calma, quando la rabbia sarà passata. Lasciar decantare pertanto per qualche giorno e tornarci in seguito quando si è più tranquilli.
- Ricordarsi di separare il problema dalla persona ovvero come si suol dire ‘non buttare il bambino con l’acqua sporca!’ Tentare pertanto di vedere l’altro con i suoi pregi ed i suoi difetti, di ricordare quanto l’altro ha fatto per noi senza sottovalutarne i pregi ed esaltarne i difetti solo perché stiamo discutendo. La persona non è il problema, il più delle volte, è solo una parte del problema, forse, tra l’altro, la parte più bella.
- Creare un clima favorevole durante la discussione. Non passare il tempo a criticare l’altro e a umiliarlo, non è questo l’obiettivo della discussione. Il focus è sulla soluzione e per trovare una soluzione occorre confrontarsi in un contesto calmo e tranquillo.
- Ascoltare! Prestare attenzione a quello che l’altro dice non per trovare la risposta adatta (magari per ferirlo!) ma per capire le ragioni altrui al fine di arrivare ad una maggiore comprensione e ad un accordo tra le parti.
- Parafrasare. Quando l’altro si esprime è opportuno parafrasare quello che ha appena detto per verificare di aver compreso bene il messaggio dell’altro interlocutore. Inutile discutere se non si sono capite le premesse e le ragioni dell’altro.
- Fare domande! Questo aiuta a chiarire i punti eventualmente rimasti oscuri o poco chiari. Meglio fare una domanda di più ed eliminare qualsiasi dubbio piuttosto che restare in un fraintendimento che non porterà certo alla soluzione del problema.
- Esprimere il proprio punto di vista in modo che l’altro capisca ciò che si pensa in merito agli argomenti della disunione e sopratutto in modo tale da buttare tutto fuori per arrivare ad una maggiore comprensione.
- Raggiungere un obiettivo che tuteli gli interessi di entrambi. Dopo essersi confrontati procedere, se lucidi e non offuscati dalla rabbia (altrimenti rimandare ad altro giorno), ad un brain storming circa le possibili soluzioni del problema che rappresentino un win win da parte di entrambi. L’accordo non deve nuocere a nessuna delle due parti ma deve accordarsi per quanto possibile ai desideri di entrambi.
Allora forza e coraggio, non vi scoraggiate, se si discute bene, sicuramente si arriverà ad una soluzione buona per entrambi!
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