Le vacanze di Natale sono quasi finte, per i più fortunati magari ci sarà l’occasione di fare una settimana bianca in primavera o un lungo ponte pasquale, per i meno fortunati bisognerà sopravvivere fino alle vacanze estive. Come fare a resistere? Come fare a non perdere i benefici ed il riposo di questi giorni? Come fare a buttarsi di nuovo nella quotidianità, nel traffico e nel tram tram quotidiano?
Uno studio dello Traslational Psychiatry ci informa che le vacanze hanno un effetto benefico non solo a livello psicologico ma anche autoimmunitario. Eppure la vita di oggi ci permette sempre meno di concederci delle vacanze ristoratrici, non solo, quando riusciamo ad andare in ferie, il rientro è sempre un esperienza traumatica. Le vacanze sono molto importanti per l’individuo perché ci aiutano a mantenere l’omeostasi cioè l’equilibrio nel nostro organismo con effetti positivi e benefici sia sul sonno che sulla salute in generale.
Le ricerche ci indicano che già prima di partire, un italiano su dieci, quindi circa il 21%, si mostra preoccupato del rientro; ed una volta rientrati il 32% si sente più stressato di prima. Perché? Le preoccupazioni che affliggono il 63% degli italiani hanno a che fare con il tran tran della vita quotidiana casa-lavoro, lavoro- casa. Seguono poi in ordine: ansie sul posto di lavoro (57%); i colleghi (49%); la vita da pendolare in auto o treno (34%) e gli obblighi familiari (19%). Non solo, la maggior parte di chi va in vacanza confessa di non aver mai del tutto staccato (42%), vivendo così gli ultimi giorni con insoddisfazione (25%) e preoccupazione (23%).
Sembrerebbe pertanto che i benefici delle vacanze durino poco. Si tratta di un fenomeno chiamato Post Vacation Blues, che non troviamo per fortuna nel manuale dei disturbi psichiatrici, che però affligge tanti comuni vacanzieri. Uno studio del “Journal of Happiness Studies” ha dimostrato che gli effetti benefici delle vacanze esistono davvero ma sono di breve durata. Si fatica a ricominciare non solo perché le vacanze sono finite ma anche per questioni climatiche e perché in vacanza spesso si altera il ciclo sonno veglia che inevitabilmente deve essere ritarato al nostro rientro per far fronte agli impegni lavorativi.
Come mantenere più a lungo i benefici delle nostre vacanze allora? Un buon metodo è quello di concederci alcune pause dal lavoro quando possiamo, di ritagliarci degli spazi per noi, magari nel week end, per fare ciò che più ci piace e soprattutto…. è utilissimo programmare la prossima vacanza! Iniziare a sognare, insomma! Così l’idea del ritorno alla quotidianità ci apparirà meno pesante.
E’ stato dimostrato, infatti, che il solo programmare una vacanza rende più felici e leggeri. Pensare alla prossima vacanza fa aumentare la dopamina, ovvero l’ormone del benessere e ci infonde subito una sensazione di benessere. Un sondaggio americano del “Project time off” ha sottolineato che le persone che programmano le proprie ferie sono più felici rispetto a chi non lo fa, hanno relazioni sociali migliori e sono più soddisfatti della propria quotidianità familiare e lavorativa.
Un ulteriore fattore che ci rende faticoso il rientro è determinato dalla difficoltà nel rientrare nelle abitudini che ovviamente si perdono durante le vacanze. Anche in questo caso l’uso dell’agenda per riprendere piano piano le attività che avevamo lasciato a casa può essere utile.
Insomma, alla luce di tutto ciò pare proprio che l’organizzazione sia alla base di tutto; essa ci aiuta nel rientro a superare lo shock del ritorno alla normalità, programmando nuove vacanze ed il tempo che ci separa dal nostro prossimo viaggio!
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