A chi non piacerebbe poter leggere nella mente di chi si ha di fronte? Da oggi è possibile seppur ancora per poche emozioni.
A rivelarcelo è una ricerca pubblicata su “Plos One”, noto giornale scientifico californiano. Se gli studi finora condotti non avevano portato a grandi risultati a causa del calo emotivo dei soggetti coinvolti e delle loro poca sincerità, questa ricerca sembra invece che abbia identificato con una maggiore certezza le emozioni delle ‘nuove cavie’.
I ricercatori hanno utilizzato un gruppo composto da 10 attori che avevano il compito di immedesimarsi in determinate situazioni provando conseguentemente emozioni congruenti. Monitorando il loro cervello, così come fa la risonanza magnetica ma in maniera molto meno invasiva, gli studiosi hanno potuto osservare la modalità in cui le cellule nervose venivano attivate nel momento in cui i soggetti provavano nove differenti emozioni: ira, disgusto, invidia, felicità, piacere, orgoglio, tristezza e vergogna.
Un ulteriore obiettivo di questi ricercatori è quello di individuare in futuro le emozioni multiple o quelle che si tenta di sopprimere ovvero quelle provocate da combinazioni contrastanti come la gioia e l’invidia che scaturisce ad esempio dalla notizia di un evento positivo accaduto ad un amico.
A questo punto non ci resta che diventare bugiardi più esperti o rassegnarci al fatto che la nostra mente non sarà più un qualcosa di privato ma di accessibile ad un’accurata osservazione!
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