Claudio dopo aver subito un ricovero dopo un incidente in cui ha perso molto sangue ha cominciato a preoccuparsi eccessivamente della sua salute. Durante la degenza ha effettuato una trasfusione di sangue e da allora, a sua detta, si sente stanco e si vede strano.
Ha cominciato ad osservare ogni piccola variazione del proprio stato fisico, ha cercato su internet i suoi sintomi, ha chiesto consulti da vari specialisti. Osservandosi e pensando ai segnali che il corpo gli manda si é convinto di aver contratto l’HIV durante la trasfusione. E poi gli viene in mente che possa aver contratto anche l’epatite ed una strana dermatite perché da dopo il ricovero sente dei forti pruriti in tutto il corpo. Poiché i medici lo smentiscono egli continua a rivolgersi ad altri dottori, continua a fare analisi del sangue alla ricerca dei risultati che avvalorano la sua tesi, continua a cercare risposte nei forum in internet che avvalorino le sue convinzioni di essere malato.
In realtà Claudio fisicamente é sano, soffre di un disturbo ipocondriaco che lo intrappola nella ricerca di una diagnosi che confermi il proprio stato di malato.
La differenza sostanziale tra un ipocondriaco ed un patofobico risiede nel fatto che il primo ascolta molto i segnali del proprio corpo e cerca di capire cosa sta succedendo mediante la ricerca compulsiva di informazioni, rassicurazioni e diagnosi, focalizzandosi su più malattie, e collocandosi in un polo di tipo ossessivo compulsivo, il patofobico invece si fissa su un solo sintomo che lo spaventa talmente tanto che non va a cercare la conferma dei propri sospetti, collocandosi, come dice la diagnosi stessa, su un polo più puramente fobico.
La terapia strategica breve in poche sedute riporta il soggetto ad un contatto sano con il proprio corpo e lo libera da questa sua convinzione di essere malato.
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