Donne che escono insieme la sera ed hanno paura di rientrare a casa, paura di essere aggredite sotto la propria abitazione o dentro al garage.
Dagli ultimi fatti di cronaca emerge che sono proprio le donne che rischiano maggiormente la propria vita. Sembra, però, che non si debba più aver paura degli estranei perchè la maggioranza di omicidi si consuma in casa. A Torino, pochi giorni fa, una donna di 33 anni viene uccisa dall’ex marito, consumato dall’affidamento negato delle sue figlie. A distanza di poche ore, sempre nel torinese, un uomo uccide la zia e poi tenta di suicidarsi.
A Gela, un ragazzo di 25 anni, accecato dalla gelosia, uccide la moglie 21enne e fugge con la figlia di 2 anni. Ogni 2 giorni, 2 ore, 20 minuti e 41 secondi un marito, un nipote, una persona cara si trasforma in un assassino che uccide.
Cosa è accaduto alla nostra società? Dove è finito il valore della famiglia? Come è possibile che parenti stretti arrivino ad odiarsi a tal punto da consumare una tragedia? Ci si chiede, allora, se davvero i valori della nostra società siano cambiati nel corso del tempo o se i mass media, ponendo troppa enfasi su fatti di cronaca di questo genere, creino una sorta di effetto Werther percui ad un omicidio se ne sussegue, a catena, un altro, e poi un altro, ed un altro ancora. “Parenti serpenti” o mass media troppo incalzanti?
A cena, forse, si dovrebbe spegnere il televisore e tornare a parlare con i propri figli di quei valori che finora avevano salvaguardato almeno l’ambiente familiare da fatti di sangue!!
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