Quante volteci siamo soffermati ad osservare un bambino seppur piccolissimo che alla prima nota di una canzone comincia a muoversi a ritmo e ballando meglio di quanto riusciremmo a fare noi? Per quanto strano possa sembrare questa è una predisposizione innata, quindi non c’è da stupirsi per le strepitose performance di questi “Baby dancer”.
A rivelarlo è uno studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università di York e dell’Università finnica di Jyvaskyl durante un esperimento condotto su bambini dai 5 mesi a i due anni. I soggetti coinvolti nell’esperimento ed esposti a diversi stimoli uditivi hanno risposto in maniera istintiva a note musicali cominciandosi a muovere. Ballare, pertanto, sembrerebbe essere una predisposizione innata, non solo, c’è dell’altro!
I bimbi lo preferirebbero al socializzare con i propri coetanei. La spiegazione di questa propensione si rintraccerebbero nella naturale evoluzione umana: le abilità chiamate in causa per la danza, in un lontano passato, erano utili alla sopravvivenza della specie. Se questo comportamento è sopravvissuto fino ai giorni nostri evidentemente si tratta di una strategia utile all’uomo che va in qualche modo, salvaguardata.
Ed allora, via col prossimo disco, tutti pronti a muovere il corpo!!
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